Parole Rubate   Purloined Letters
   
     

 

 

Frank Zappa, compositore e musicista che ha segnato la storia del rock tra gli anni Sessanta e Novanta del Novecento, si è distinto per la sua estetica basata su un complesso e irriverente gioco citazionale di prodotti musicali eterogenei che spaziano dalla musica colta al doo-wop, dal rhythm'n'blues al jazz, al pop, ma anche ai jingles pubblicitari, alle sigle di programmi televisivi e ad infiniti altri ambiti. Nel presente articolo vengono studiate le sue citazioni musicali (e testuali), spesso parodistiche, con riferimenti alla pop art e al dadaismo, al postmoderno e al neobarocco.

 

 

 

Between the 1960s and 1990s, rock music was profoundly influenced by the aesthetic of the American composer and musician, Frank Zappa. The latter’s complex and irrevent quotations came from different kinds of music, which included – among other things – doo-wop, rhythm’n’blues, pop music, as well as commercial jiingles. This article explores Zappa’s musical (and textual) citations of pop art, dadaism, postmodernism and neo-baroque.

 

 

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