Parole Rubate   Purloined Letters
   
     

 

 

Il saggio esamina le strategie citazionali del napoletano Antonio Muscettola nel suo poema inedito Il mondo senza maschera, impietosa parodia della corte vicereale e della società partenopea della seconda metà del Seicento. La finalità polemica trova proprio nella citazione uno strumento di amplificazione, come figura dei mascheramenti e delle dissimulazioni sociali del tempo. Particolarmente significativo, in questo senso, è il reimpiego della Commedia dantesca e dei Sueños dello spagnolo Francisco de Quevedo.

 

 

 

This essay focuses on the strategies of quotations used by Neapolitan Antonio Muscettola in his unpublished poem Il mondo senza maschera, a pitiless parody of the viceroyal court and the Neapolitan society in the second half of the seventeenth century. Quotations amplify Muscettola’s polemic against the social dissimulations of the time. Particularly significant, in this sense, is the use of Dante’s Divina Commendia and Francisco de Quevedo’s Sueños.

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