Parole Rubate   Purloined Letters
   
     

 

 

L'articolo prende in esame Ladri di saponette (1989) di Maurizio Nichetti individuando il fitto mosaico di citazioni che attraversa il film, non solo come una serie di omaggi ad altri autori, ma come un vero e proprio strumento narrativo che arricchisce e completa il discorso del regista. Si individua così una riflessione metaforica sulla nuova concezione “televisiva” del cinema e dei film, visti non più come strumenti di cultura ma come prodotti di consumo per un pubblico passivo e distratto, che ne attirano l'attenzione in funzione delle interruzioni pubblicitarie e dei prodotti in esse reclamizzati.

 

 
The article takes into exam Maurizio Nichetti's Ladri di saponette (1989) and analyses the rich mosaic of allusions present in the film, not only as a series of homages to other authors but as a real narrative instrument that enriches and completes the director's discourse. Accordingly, through a metaphorical reflection, cinema and films become very much like television. No longer instruments for culture, cinema and films have become consumer goods for a passive and careless public who is attracted just to pay attention to commercials and advertised objects.

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