Parole Rubate   Purloined Letters
   
     

 

 

Fiabesco e cavalleresco sono due universi narrativi strettamente imparentati per struttura del racconto e motivi ricorrenti, le cui strade spesso si attraversano. Tra i loro tratti comuni più evidenti c’è la continua presenza del meccanismo della rinarrazione o riscrittura delle stesse storie: è il filo che si vuole seguire in questo contributo, attraverso il caso di due novelle del Mambriano del Cieco da Ferrara (1509), esaminandone gli antecedenti e soprattutto le riscritture fiabesche, in un percorso che culmina, rispettivamente, nelle Piacevoli notti di Straparola e nel Cunto de li cunti di Basile.

 

 

 

The fairy-tale and the chivalric are closely interrelated, and frequently intersecting, narrative dimensions in terms of structure and recurring motifs. The retelling or rewriting of the same stories is one of their most obviously shared traits. This article follows this thread through the analysis of two short stories from Cieco da Ferrara’s Mambriano (1509), examining their antecedents and especially their fairy-tale rewritings, tracing a trajectory that culminates in Straparola’s Le piacevoli notti and Basile’s Cunto de li cunti, respectively.  

 

 

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