Parole Rubate   Purloined Letters
   
     

 

 

Nonostante nel prologo del Quijote Miguel de Cervantes attacchi ironicamente la fastidiosa erudizione di alcuni autori contemporanei, la sua opera potrebbe servire da trattato sui vari modi di citare: esplicitamente o implicitamente; letteralmente o con modifiche; esaltando la fonte o, al contrario, sovvertendola. Qui ci concentreremo sulle citazioni di origine latina, tanto quelle provenienti dall’antichità classica, quanto quelle che vengono dalla Bibbia e dalla liturgia. Le analizzeremo in tre gruppi: le citazioni latine senza traduzione; le citazioni presentate in latino insieme a una traduzione o una parafrasi; quelle riportate solo in spagnolo, senza riferimento alla lingua originale. Questa classificazione ci permetterà di riflettere sulle intenzioni che soggiacciono a ogni forma di citazione e, in generale, sul trattamento dell’eredità greco-latina da parte di Cervantes.

 

 

 

Although Cervantes ironically attacks the fastidious erudition of some contemporary authors in his Don Quixote prologue, his work could serve as a treatise about how to quote: explicitly or implicitly, literally or with edits, glorifying the source or, on the contrary, subverting it. This paper focuses on references from Latin sources, both those hailing from classical antiquity and those coming from the biblical and liturgical background. All references are analyzed in three groups: quotations in Latin without translation; quotations in Latin with a Spanish translation or paraphrase; quotations in Spanish without references to the original language. This classification allows us to reflect on the intentions underlying each quoting form and, more generally, Cervantes’ treatment of the Greco-Latin legacy.

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