Parole Rubate   Purloined Letters
   
     

 

 

Il romanzo storico Ceccarella Carafa (1853-1854) dell’erudito napoletano Filippo Volpicella consegna al lettore un affresco vivido di Napoli aragonese, colta durante i festeggiamenti per la presa di Granata (1492). La città fa da sfondo all’amore della giovane Ceccarella Carafa per Riccardo Capece, contrastato da Alfonso II Duca di Calabria. Il saggio esamina la presenza di artisti e letterati tra i personaggi della narrazione, con particolare attenzione a Iacopo Sannazaro; discute inoltre le citazioni che Volpicella desume dall’Arcadia (nel solco dell’esegesi pontaniana della XII egloga) e dalla farsa La presa di Granata.

 

 

 

The historical novel Ceccarella Carafa (1853-1854), by the Neapolitan scholar Filippo Volpicella, offers a vivid portrait of  Aragonese Naples during the celebrations for the seizure of Granada (1492). The city is the setting for young Ceccarella Carafa’s love for Riccardo Capece, a love contrasted by the Duke of Calabria, Alfonso II. The essay focuses on the presence of artists and men of letters among the characters of the narration, with particular attention to Iacopo Sannazaro; also, it examines the quotations that Volpicella derives from  Arcadia (following Giovanni Pontano’s exegesis of  eclogue XII), as well as from the farce La presa di Granata.

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