Parole Rubate   Purloined Letters
   
     

 

 

Il saggio propone una possibile fonte diretta per la citazione della sentenza Veritas filia Temporis nel capitolo terzo del primo libro dei Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio: non un autore classico ma un testo contemporaneo e fiorentino, l’Apologia contra vituperatores civitatis Florentiae di Bartolomeo Scala (1496), umanista e cancelliere che aveva intrattenuto rapporti di amicizia col padre di Machiavelli. L’agnizione consente di tornare sulla questione della cultura di Machiavelli e delle sue fonti, che in molti casi sembra preferibile cercare nell’ambiente e nel tempo più vicini a lui, anziché in testi antichi dei quali non è possibile spesso dimostrare la diretta conoscenza da parte del Segretario.

 

 


This article suggests a potentially direct source of the quotation of Veritas filia Temporis in the third chapter of the Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio. Remarkably, it is not a classical source but a fifteenth-century Florentine text, Apologia contra vituperatores civitatis Florentiae (1496) by Bartolomeo Scala, a humanist and chancellor who had established a friendly relationship with Machiavelli’s father. This identification stimulates further reflections on the question of Machiavelli’s culture and his sources, that scholars should locate in his contemporary context rather than in ancient texts, the Secretary’s acquaintance with which cannot always be demonstrated.

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