Parole Rubate   Purloined Letters
   
     

 

 

L’articolo vuole portare alla luce le numerose citazioni da testi sacri nelle 17 variazioni di Emilio Villa. La silloge poetica del 1955 offre infatti una ricca gamma di rimandi a testi biblici e miti cosmogonici arcaici, con le loro simbologie delle origini e previsioni escatologiche. Il poeta si fa esegeta di questi testi – ne fu anche traduttore – miscelati tra loro e legati in forma d’enigma. Quest’aura di mistero pare negare ogni rivelazione definitiva, per abbracciare molteplici punti di vista che tendono in ultima analisi all’Apocalisse.

 

 

This article aims to identify the numerous quotations from sacred texts appearing in Emilio Villa’s 17 variazioni. Indeed, the 1955 collection of poems offers a wide range of references to Biblical sources and archaic cosmogonic myths, ancient symbologies and eschatological conjectures. The poet is both the translator and the interpreter of these texts, which the collection mixes and interlinks in the shape of an enigma. This air of mystery seems to deny any definitive revelation, highlighting instead a plurality of points of view that ultimately result in Apocalypse.

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