Il Conte di Kevenhüller di Giorgio Caproni (1986), ricco di numerosi rimandi ai più svariati luoghi letterari, presenta un substrato lemmatico e tematico in costante dialogo con l’intera opera in versi di Eugenio Montale: non solo più o meno esplicite citazioni, ma vere e proprie riprese di senso, legate alla ricerca di un Dio negativo e al complesso statuto del soggetto.
Giorgio Caproni’s Il Conte di Kevenhüller (1986) is replete with allusions and references to Eugenio Montale’s poems: not only does Caproni quote Montale, but he also takes from him the sense of a negative God and of the complexity of the subject.
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