Il contributo intende  approfondire un aspetto meno noto del virgilianesimo di Cesare Arici  (1782-1836). Dopo gli esordi all’insegna della produzione didascalica e  parallelamente al progetto di traduzione integrale dell’opera del poeta latino,  il bresciano si dedicò alla composizione del poema epico La Gerusalemme  distrutta (rimasto poi incompiuto), le cui ottave rivelano una marcata  tendenza all’imitazione, sia tematica che stilistica, del modello dell’Eneide.
 
       
      
      This  essay explores one of the least known aspects of Cesare Arici (1782-1836)’s  imitation of Virgil. After composing didactic poems and while considering  translating all Virgil’s works, Arici set out to write the (incomplete) epic  poem La Gerusalemme distrutta,  which imitates the Aeneid both thematically and stylistically.
torna all'indice / back to contents