Divenuto rapidamente un topos letterario, il verso di Ennio utinam ne in nemore Pelio designa quegli  avvenimenti che sono accaduti ma che si sperava non accadessero, date le  conseguenze che hanno prodotto nel tempo. Cicerone più volte inserisce il verso  all’interno delle sue opere e in ciascun caso la citazione ottempera a una  funzione ben determinata, che muta a seconda del contesto in cui è inserita: da  strumento di difesa contro le accuse, ad argumentum longiu srepetitum delle  scuole di retorica, fino all’uso parodico in cui si confuta la teoria causale  di Crisippo.
       
       
         
Rapidly  become a literary topos, Ennius’s  line utinam ne in nemore Pelio refers  to certain events one wished had not unfolded, given the far-reaching  consequences they had. In his works, Cicero quotes Ennius’s line repeatedly.  Depending on the context, this citation has different functions: it is either  used as a means of defence against accusations, or as argumentum longius  repetitum in the schools of rhetoric, or as a parodic way to confute  Chrysippus’s causal theory.
           
           
torna all'indice / back to contents