Parole Rubate   Purloined Letters
   
     

 

 

A partire dall'osservazione  che Ariosto evita programmaticamente di citare i suoi modelli di riferimento, il saggio cerca di precisare il suo atteggiamento (esibire o nascondere?) nei riguardi delle auctoritates volgari (Dante e Petrarca in primis) e i motivi che lo inducono a un genere di sprezzatura che va ben oltre la prassi comune cinquecentesca. Ariosto cela piuttosto che esibire perché non crede all'idea di auctoritas  in se stessa e soprattutto nega la possibilità di predominio di una voce sulle altre.

 

 


Starting by remarking that Ariosto programmatically avoids mentioning his models, this essay endeavours to clarify Ariosto's attitude (displaying or hiding?) towards the Vernacular auctoritates (first of all, Dante and Petrarca), and to understand the reasons why he is so reluctant to mention his models – indeed, much more reluctant in comparison with the sixteenth-century common practice. Ariosto likes hiding rather than exhibiting, as he does not believe in the concept of auctoritas per se; above all, he denies the possibility of predominance of a single voice over the others.

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