Parole Rubate   Purloined Letters
   
     

 

 

Nel 1992, poco prima di morire, Giovanni Testori compone Mater Strangosciàs, monologo teatrale che reinterpreta la lauda Donna de Paradiso di Iacopone da Todi. Il saggio, indagando i contatti tra i due testi negli aspetti strutturali, narrativi, stilistici e semantici, intende mostrare come la figura della mater dolorosa, per il tramite dell’esperienza iacoponica, si riveli come punto d’arrivo dell’antropologia religiosa di Testori, e insieme come richiamo biografico alla memoria della propria madre, cui rivolgersi nel momento della morte per il suo superamento in una visione escatologica.

 

 

 

In 1992, just a few months before his death, Giovanni Testori composed Mater Strangosciàs, a monologue that rewrites the lauda Donna de Paradiso by Iacopone da Todi. Comparing the two texts in all their structural, narrative, and stylistic aspects, the essay aims at demonstrating how Testori builds on Iacopone’s hypotext in order to create the figure of a mater dolorosa that can be regarded both as a summa of religiosity and as a way for the author to recall his mother, thus asking for her help to overcome death in a sort of eschatological vision.

 

 

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