Parole Rubate   Purloined Letters
   
     

 

 

Nel contesto relativamente diversificato del dantismo italiano degli anni Trenta, nel quale, con l'estetica di Croce rivaleggiano la valorizzazione della natura allegorica della Commedia suggerita da Eliot, nonché l'interesse teologico e dottrinale per i testi perseguito dagli studiosi di area cattolica, la raccolta che inaugura l'opera poetica di Carlo Betocchi (Realtà vince il sogno, 1932) recupera allusivamente il carattere metafisico e avveniristico della cantica paradisiaca tramite stilemi ricorrenti (verbi denominali, formazione di nessi à partire da sintagmi danteschi).

 

 


In the varied context of Dante studies in Italy in the 1930s, Benedetto Croce’s reading competed both with the allegorical interpretations suggested by Thomas S. Eliot and with the theological and doctrinal interests of Catholic scholars. Within this context, the collection inaugurating Carlo Betocchi’s poetic work (Realtà vince il sogno, 1932) alludes to the metaphysical and futuristic features of Dante’s Paradiso by means of recurring stylistic elements, denominative verbs and the creation of expressions modelled on Dante’s syntagms.

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