Parole Rubate   Purloined Letters
   
     

 

 

Il saggio studia la citazione, intesa come procedimento intenzionale, nei Promessi sposi di Alessandro Manzoni (1827 e 1840-1842), con particolare riguardo a quelle esplicite presenti nel discorso del narratore. Si fa centro, dunque, sul piano letterario dell'‘invenzione’, poverissimo di citazioni, piuttosto che su quello documentario della ‘storia’, dove invece le citazioni abbondano. L’analisi muove dalla citazione-epigrafe dell'Anonimo e si concentra poi sulla citazione shakespeariana del capitolo VII, su quella dei Lombardi alla prima crociata di Tommaso Grossi nel capitolo XI, sul sonetto di Claudio Achillini  evocato nel capitolo XXVIII e infine sulla citazione del cedant arma togae nel capitolo XIII.

 

 


This essay aims to analyse citations as an intentional practice in Alessandro Manzoni's The Betrothed (1827 and 1840-1842); in particular, I look at explicit quotations in the narrator's comments. Rather than concentrating on historical sections, where quotations abound, I focus, instead, on fictitious parts, where quotations are scanty. Starting from the epigraph-citation of the Anonimo, this article analyses the quotations of Shakespeare (chapter VII) along with the citations of Tommaso Grossi's I Lombardi alla prima crociata (chapter XI), Claudio Achillini’s sonnet (chapter XXVIII) and cedant arma togae (chapter XIII).

torna all'indice / back to contents