Parole Rubate   Purloined Letters
   
     

 

 

In un'epoca di grande interesse per le questioni teoriche intorno alla letteratura, quale il XVI secolo, merita attenzione il modo in cui la novellistica, genere tradizionalmente marginale, si inserisce nel dibattito. Si leggono qui i due scritti esplicitamente dedicati alla novella, la Lezione sopra il comporre delle novelle di Francesco Bonciani (1574) e il Discorso sopra il Decameron di Francesco Sansovino (1571), e due trattati sul comportamento, il Galateo di Giovanni Della Casa e il Dialogo de' giuochi di Girolamo Bargagli (1572), indagando il loro rapporto con Boccaccio. La lettura pone in rilievo una forte dialettica tra passato e presente: i recuperi del narratore trecentesco, infatti, si danno sempre in forma condizionata e la sua autorità non è mai supinamente accettata.

 


 
It is worth examining the position of short-story writing, traditionally defined as a secondary genre, in an age of strong interest in theoretical issues related to literary debate, such as the sixteenth century. This article focuses on two critical essays explicitly dedicated to the short story, Francesco Bonciani's Lezione sopra il comporre delle novelle (1574) and Francesco Sansovino's Discorso sopra il Decameron (1571), and two treatises on behaviour, Giovanni Della Casa's Galateo and Girolamo Bargagli's Dialogo de' giuochi (1572), by exploring their relationship with Boccaccio. This analysis stresses the ongoing intersection between past and present, since the quotations from the fourteenth-century author are always carefully weighed and his authority is never tacitly accepted.

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